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Paulownia: l’alluminio del legno.

Paulownia: l’alluminio del legno.

Caratteristiche principali e perché lo usiamo

È nata in oriente, ha un nome russo e proprietà particolarmente interessanti per il design e la sostenibilità: questo è il ritratto della Paulownia, uno dei legni che abbiamo selezionato per realizzare i nostri arredi.

La Paulownia è un albero originario della Cina, dove da secoli è utilizzato per la produzione di mobili, strumenti musicali e calzature, ed è chiamato anche “albero del drago”. In Giappone è detto kiri e si usava piantarne uno alla nascita di una figlia femmina, per poi tagliarlo al tempo delle nozze e preparare con esso oggetti del corredo. In Europa è stato importato nell’Ottocento come pianta ornamentale e rinominato Paulownia in omaggio alla regina Anna Pavlovna, figlia dello zar Paolo I di Russia, per questo è noto anche come “princess tree”.

È una pianta dalla crescita estremamente rapida: può raggiungere 3 metri d’altezza in un anno e arrivare fino a 15/20 metri da “adulta”. Ha un’ampia chioma tonda e ombrosa, ricca di rami. Le foglie sono verde scuro, grandi e cuoriformi. In primavera si riempie di fiori lilla, molto decorativi, dai quali si sviluppano grappoli di baccelli legnosi, contenenti numerosi semi, che venivano usati talvolta come materiale da imballaggio (antenati delle moderne “patatine” di polistirolo).

Oltre ad essere bella da vedere, la Paulownia ha molte virtù, alcune note da tempo, altre scoperte di recente e sfruttate in numerosi ambiti.
Le foglie sono in grado di assorbire grandi quantità di biossido di carbonio (circa 1200 tonnellate per ogni ettaro), quindi è ottima per ridurre l’inquinamento nelle aree urbane.
I fiori sono ricchi di nettare da cui si produce un miele di ottima qualità.

In Italia la coltivazione di Paulownia si è sviluppata da circa 20 anni. Prima ne esistevano solo alcuni esemplari in parchi e giardini, soprattutto nel Nord Ovest, mentre oggi, anche grazie a finanziamenti europei, è diffusa in molte regioni tra cui Calabria, Puglia, Abruzzo, Campania, Basilicata, Piemonte, Toscana, Sicilia e Sardegna: perciò non occorre più importarla dall’estero per utilizzarla, con evidenti vantaggi in termini di sostenibilità.

La crescita veloce (circa il 30% in più rispetto a piante come pioppo e salice) è l’ideale per la produzione di biomassa, pellet e legna da ardere.
Il colore chiaro e le venature ampie del legno lo rendono adatto alle finiture di lusso, come interni di aerei, yacht e automobili.

Inoltre è morbido e facile da lavorare, leggero, ma molto resistente, tanto da essersi guadagnato il soprannome di “alluminio dei legni”.
Viene usato al posto della balsa per sculture e modellismo e per produrre altri oggetti in cui leggerezza, flessibilità e resistenza sono indispensabili, come tapparelle e tavole da surf.

È anche isolante e fonoassorbente, per questo si usa per rivestimenti e pannelli.
È inodore e insapore, quindi adatto agli imballaggi per alimenti.
Il suo punto di infiammabilità è di 420°C, oltre il doppio dei legni medi forestali, dunque è interessante per applicazioni che richiedono proprietà antincendio.

Noi di Nodi abbiamo scelto la Paulownia per realizzare, principalmente ma non solo, il sistema modulare Flow: una soluzione leggera, resistente, versatile e facilmente trasportabile, che si trasforma di volta in volta in una parete attrezzata, un paravento o un piano d’appoggio per arredare case, negozi e stand fieristici.